IL CASTELLO
Il castello sorge nel centro storico. Fu il primo duca di Ardore, Orazio I° Gambacorta, a volerne la costruzione. Ospitò la corte e l’amministrazione. Fu realizzato, secondo le disposizioni dell’epoca, sia come residenza sia come baluardo difensivo. L’edificio, a pianta quadrata, un tempo aveva quattro torri cilindriche. Oggi ne resta una integra, quella sul lato sud con vista sul mare Jonio e Capo Zeffirio (antico approdo dei Locresi). Il castello non venne mai ultimato. Il piano seminterrato ospitava le cisterne per la raccolta delle acque, le cantine, i magazzini, le stalle e atri ambienti di deposito. Il piano nobiliare, intorno alla corte centrale, comprendeva la residenza del duca, le cucine, il carcere e altri magazzini. Le stanze erano collegate da corridoi e scale, mentre un passaggio segreto metteva in comunicazione i punti strategici dell’edificio. Aveva ricchi arredi ed era abbellito con affreschi e decori tipici delle corti seicentesche italiane. La nobile casata dei Gambacorta si estinse in circostanze poco chiare e il castello si avviò verso un lento declino. Nel secolo XIX il palazzo, ormai in stato di completo abbandono, fu acquistato dalla famiglia dei Marchesi Pellicano di Gioiosa. Dopo l’Unità d’Italia, il vecchio palazzo fu utilizzato come cava di materiali da costruzione e parte di esso fu demolita per costruirvi la sede della Società Operaia di mutuo soccorso. Con il sisma del 1908, fu abbattuto, perché ritenuto pericolante. Ormai ridotto ad un rudere, tra il 1955-1958, con i fondi della Cassa del Mezzogiorno, si intervenne con un parziale, seppur discutibile, consolidamento statico delle mura perimetrali per evitarne il collasso. Grazie all’impegno delle varie Amministrazioni comunali dagli anni 90 in poi, sono state realizzate rilevanti opere di consolidamento statico, restauro e riuso funzionale (soprattutto il quarto delle stalle, alcuni magazzini, e lo spazioso cortile interno). In atto, soprattutto in estate, il castello è meta di un discreto flusso turistico e viene utilizzato per allestire spettacoli teatrali, musicali, mostre, eventi, nonché per la celebrazione di matrimoni civili. Nel 2015 il giovane Francesco Pellicano, proprietario del castello, ne ha fatto dono al Comune di Ardore il quale lo mantiene e gestisce.